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Ischia
Per acquistare un souvenir si va a colpo sicuro.
L’abilità dei vasai di Ischia risale ad epoche remote, ed è rimasta un po’ magica questa capacità degli artigiani e maestri locali della terracotta di lavorare l’argilla con grande passione e creatività : sono gli eredi perfetti di una passato glorioso fatto di scambi e splendidi affari commerciali, di caratura internazionale, che rievocano la civiltà greca. Le loro botteghe si trovano proprio nel cuore di tutti i centri storici dell’isola e nei luoghi strategici del turismo dove è possibile assistere a una vera e propria gara di colori, forme e inventiva, tra vasi, piatti, formelle dai motivi floreali; maioliche fantasiose, raffinate raffigurazioni paesaggistiche ed oggetti preziosi che sono da considerare delle vere opere d'arte in esposizione permanente.
Un tipo di artigianato che esprime il radicamento della cultura contadina è poi quello della lavorazione a intreccio delle canne o dei rami di mortella: con questa tecnica, in particolare a Buonopane, si realizzano ceste di varie dimensioni, gerle, contenitori di varia misura, oggetti d’uso comune, che è possibile trovare soprattutto durante le manifestazioni fieristiche e le diverse feste patronali che si celebrano durante l’anno.
A Forio, nel ricordo della tradizione della coltivazione del grano, ormai scomparsa, è ancora possibile incontrare chi utilizza la paglia e la rafia per creare cestini di varia misura e curiose bambole.
Non mancano, sull’isola, i negozi di ispirazione etnica, ricchi di una oggettistica vivace e colorata, e le botteghe dove si utilizza il legno per dare sfogo alla fantasia artistica.
Per gli amanti delle stampe antiche, a Ischia Ponte e Forio, infine, è possibile comprare pezzi da collezione.
Procida
Il gigantesco limone di Procida, acquistato sul carrettino dell’ambulante, è il souvenir più gradevole.
Non mancano i laboratori di ceramica, e quelli dove si lavorano le pietre dure policrome. Ma l’isola nel suo insieme esprime non pochi tesoretti dell’artigianato. Alcuni dei quali vantano un radicamento profondo nella cultura locale, come i segni delicati dei merletti e dei ricami attraversano i quali si identificavano i corredi delle spose: sono sempre conservati gelosamente nei mobili a cassettoni, e racchiudono la memoria di una tradizione sempre più rara. Del resto ogni ricamo ha una storia e riproduce una «appartenenza» irrinunciabile. In genere, poi, ci sono le tecniche della maglia e dell’uncinetto che sono ancora oggi molto diffuse, dopo essere state utilizzate a lungo per la produzione di capi d’abbigliamento e di biancheria per la casa.
In particolare c’è usa l’uncinetto per realizzare orecchini di vari di modelli e molteplici colori, con filo e cotoni pregiati, impreziositi da accurate applicazioni di bigiotteria: oggetti originali, la cui fama ha trovato ampio spazio su magazine e riviste specializzate. Una forma d’arte che si collega in qualche modo anche a quella dell’intreccio delle reti, evidente nelle velocissime pratiche quotidiane dei pescatori, ed al lavoro dei vimini e della paglia, nelle zone di campagna.
Sull’isola c’è anche una produzione vasta e varia, di ceramica dai colori solari e marini dell’arancio, del blu e del giallo: tazze, bicchieri, mestoli, piatti, brocche. E ci sono artigiani che preparano complementi d’arredo tra lampadari e vasi, orologi e piatti di sicuro effetto, portaombrelli, portacandele, orologi, piatti murali, e poi centrotavola, cesti e borse intrecciate, bambole di porcellana e così via.